#DonoDay2020

In questa settimana abbiamo parlato di recupero alimentare, cioè del reinserimento nei circuiti solidali di quei prodotti che, non più adatti alla vendita per diversi motivi, sarebbero diventati scarto.
Questa, però, è soltanto una parte dell’attività sociale che viene svolta nei Mercati, in particolare al CAR, e che si affianca a un’altra, altrettanto importante: quella delle donazioni.
In questo contesto, il cibo che viene affidato alle realtà solidali affinché raggiunga i più bisognosi arriva direttamente dal buon cuore e dalla sensibilità di grandi e piccole aziende, che spontaneamente scelgono di dedicare a questo fine una parte di prodotto che altrimenti avrebbero venduto, ed è proprio grazie a questa sensibilità che i Mercati hanno potuto organizzare un sistema di recupero e raccolta che vada a vantaggio di tanti cittadini in difficoltà.
Secondo il rapporto della Caritas sulla povertà a Roma nel 2019 circa il 40% della popolazione romana aveva un reddito fino a 15.000 euro, un altro 40% tra 15.000 e 35.000, mentre le famiglie con figli minori e reddito inferiore ai 25.000 euro erano circa 125.560. Questi dati, purtroppo, quest’anno saliranno inevitabilmente a causa della crisi che, a seguito del lockdown degli scorsi mesi e della pandemia che stiamo ancora vivendo, ha colpito tante persone. E questo possiamo testimoniarlo anche direttamente, perché negli ultimi mesi al CAR abbiamo registrato un aumento esponenziale della domanda di cibo, al quale abbiamo cercato di rispondere nel miglior modo possibile quadruplicando i quantitativi di frutta e verdura raccolti, in modo particolare proprio grazie alle donazioni.
La perfezione del dono è nella sua circolarità, là dove donare e ricevere appartengono in maniera contestuale e contemporanea a tutti i soggetti coinvolti. Personalmente, non avrei mai pensato che questo aspetto ci coinvolgesse così da vicino e così tanto. Oggi con vero piacere posso dire senza tema di smentita che è divenuto un asset importante per lo sviluppo umano ed integrale dell’azienda che dirigo. Arrivare a questo risultato è stato possibile grazie all’impegno di tante associazioni e di tante persone di buona volontà, che desidero con tutto il cuore ringraziare.