Ripartiamo, mantenendoci fiduciosi in questo momento difficile

Published by Fabio Massimo Pallottini on

Siamo rientrati nelle nostre città, dopo questo periodo di ferie, per chi ha potuto permetterselo, durante il quale ho visto che molte persone hanno voluto spendere i pochi giorni di riposo nel nostro Paese, nelle nostre città e qualcuno anche nelle nostre campagne, negli agriturismi, conoscendo da vicino il mondo della produzione.

Purtroppo, come ho avuto modo di dire in una recente intervista, ritorniamo con un senso di ansia sociale diffusa, che ci spaventa e preoccupa, con la paura che tutto quello che abbiamo passato non sia ancora finito, e da questo punto di vista le notizie che arrivano dall’Europa e dal mondo non contribuiscono di certo a tranquillizarci. Eppure dobbiamo imparare a convivere con questa situazione. 

Certo, in un mondo come il nostro, quello agroalimentare, il cambiamento che stiamo vivendo va certamente osservato con attenzione. Io, guardando anche quello che succede in Europa, vedo che ci sono due scuole di pensiero: chi dice che ormai la pagina è voltata e indietro non si torna più, e chi invece sostiene che questo cambiamento è sì importante, ma temporaneo. Secondo me, alcuni cambiamenti saranno per forza di cose irreversibili. Mi preoccupa un po’, ad esempio, quest’idea di rinchiudersi ognuno a lavorare nelle proprie abitazioni. So che quello dello smart working è un tema caldo, ma secondo me l’importanza delle relazioni, dei rapporti sociali tra le persone – oltre che tutto quello che ne consegue, dai rapporti commerciali, ai consumi – sta venendo un po’ sottovalutata e trovo questa cosa grave.

Un altro aspetto fondamentale che va affrontato è quello della ripresa del turismo, quindi delle attività alberghiere della ristorazione. Le nostre città soffrono molto, il business si lega tanto a fiere, a eventi, a occasioni particolari, e il fatto che tutto ciò sia sospeso non può che arrecare un danno al mondo e all’economia. Da questo punto di vista, osservo lo sforzo che sta facendo il nostro Governo, così come quelli degli altri Paesi e anche l’Europa, che sembra essersi resa conto finalmente della drammaticità della situazione. La mia idea è che le risorse che stanno arrivando in questo periodo vadano investite sì in un numero limitato di iniziative, ma non in un numero ristrettissimo. Cerchiamo di dare linfa il più possibile, perché sono tanti i territori e i settori che devono ripartire. Io penso ovviamente al mondo dei Mercati, che ha avanzato le sue proposte e le sue idee, e ora ha questa occasione storica per fare quel passo in avanti che da anni aspettiamo di fare.

Insomma, io faccio parte della categoria degli ottimisti e penso che ce la faremo. L’ho detto nei momenti più bui, e lo dico a maggior ragione ora. Gli italiani sono un popolo straordinario, e guardando a loro resto fiducioso. Secondo me nei prossimi mesi avremo delle sorprese meravigliose, io voglio crederci, e per questo il messaggio che mando a tutti gli amici, i colleghi, gli operatori e gli imprenditori con i quali mi relaziono è che dobbiamo avere fiducia, dobbiamo tenere duro e arriveremo secondo me a dei risultati importanti.

Categories: AgriCultura

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