La rucola aiuta a combattere ipertensione e malattie cardiovascolari

Published by Fabio Massimo Pallottini on

Qualche settimana fa avevamo parlato delle crucifere, e delle loro proprietà che le rendono una potenziale arma antitumore. Oggi parliamo invece di un’altra pianta della quale sono state scoperte proprietà benefiche per la salute: la rucola

Sembra, infatti, che questo particolare prodotto aiuti a combattere l’ipertensione e le malattie cardiovascolari grazie ad un principio attivo in grado di abbassare la pressione arteriosa che conferisce a questa insalata proprio il suo caratteristico sapore pungente.

La scoperta arriva dall’Università di Pisa dove un team di farmacologi guidato dal professore Vincenzo Calderone ha condotto lo studio in collaborazione con le università di Firenze e “Federico II” di Napoli e il “Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia” (Crea) di Bologna.

La ricerca, pubblicata sul “British Journal of Pharmacology”, la rivista in campo farmacologico più prestigiosa a livello internazionale, ha infatti dimostrato le proprietà vasorilascianti ed anti-ipertensive dell’isotiocianato Erucina, un principio attivo prodotto dalla pianta come meccanismo di difesa e che conferisce alla rucola proprio il suo caratteristico sapore ed odore pungente. 

Questo stesso principio, quindi, per l’uomo diventa in grado di rilassare la muscolatura dei vasi e di abbassare la pressione arteriosa attraverso il rilascio di un gastrasmettitore, il solfuro d’idrogeno. I ricercatori hanno dimostrato le proprietà vasorilascianti ed anti-ipertensive dell’isotiocianato Erucina sia in vitro, su cellule di aorta umana e su vasi isolati, che in vivo, su animali spontaneamente ipertesi.

Si tratta di una scoperta che ha importanti ripercussioni in campo medico, come spiegano gli stessi autori della ricerca, poiché per ottenere questi effetti antiipertensivi si può certamente somministrare il principio attivo purificato, sotto forma di integratore ma, almeno in parte, si può ottenere lo stesso effetto anche attraverso l’alimentazione. Soprattutto perché la rucola, diversamente dalle altre piante appartenenti alla famiglia delle Brassicaceae come il cavolo, il broccolo o il rafano, si può mangiare cruda così da non degradare l’enzima con la cottura e assicurare la sintesi di Erucina.

Insomma, in questi mesi che sono i più indicati per il consumo della rucola, ora abbiamo un motivo in più per acquistarla e mangiarla. Non solo per accompagnare i nostri freschi pasti estivi, ma anche per prenderci cura del nostro corpo e della nostra salute.

Anche in questo caso, nei prossimi giorni vi porterò da uno dei principali produttori di rucola che lavora presso il Centro Agroalimentare di Roma e, insieme a lui, parleremo di questa scoperta e più in generale di questa pianta, della sua stagionalità e di tutte le sue caratteristiche.


Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: