Dal Campus Bio-Medico due interessanti iniziative sulla filiera agroalimentare

L’Università Campus Bio-Medico di Roma ha recentemente presentato due iniziative molto interessanti legate al mondo della filiera agroalimentare.
La prima è un corso di alta formazione in Esportazione del Made in Italy nel mondo, che partirà il prossimo settembre da un’iniziativa del Corso di Laurea in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana. L’obiettivo del corso è quello di far diventare professionisti e studenti degli Export Food Manager, fornendo loro un’ampia panoramica sulle modalità produttive, sugli ingredienti, i requisiti di etichettatura e i requisiti documentali, richiesti alle aziende produttrici per avviare le attività di esportazione verso Paesi come gli Stati Uniti, il Canada, il Giappone e la Cina.
Come sottolinea la prof.ssa Laura De Gara, che sarà il direttore scientifico del Corso: “Il made in Italy nel settore food è percepito nel mondo come sinonimo di qualità ed è logico che l’interesse delle aziende italiane per l’esportazione in Paesi non europei stia crescendo sempre di più. Nello stesso tempo, le aziende, soprattutto le PMI, non posseggono competenze e conoscenze adeguate ad affrontare le procedure necessarie ad esportare i loro prodotti”. Il corso, quindi, darà modo di interagire con esperti che prenderanno in esame situazioni e problemi concreti per le diverse filiere agro-alimentari.
La seconda iniziativa, invece, è un corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari e Gestione di Filiera, che è stato recentemente presentato anche al Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti.
In questo caso, l’obiettivo è quello di formare esperti nei processi di produzione, trasformazione, distribuzione e commercializzazione degli alimenti. Si tratta di figure molto richieste da un mercato in cui emerge sempre di più la necessità di competenze legate alla produzione sostenibile e di qualità di alimenti ma anche alla loro valorizzazione nutrizionale e alle dinamiche di internazionalizzazione verso mercati sempre più globali. L’obiettivo è quindi quello di preparare dei manager di filiera, a cui servono capacità di gestione dei processi dell’intera catena, facendo convergere le esigenze della globalizzazione con la valorizzazione del Made in Italy tradizionale.
Sono due iniziative molto interessanti, sia perché dimostrano che il settore agroalimentare italiano rappresenta ancora un valore aggiunto che fornisce ottime opportunità lavorative, sia perché forniranno a tanti giovani l’occasione di formarsi in ambiti in cui non è semplice acquisire conoscenze in maniera così diretta.