I giovani del Lazio sempre più grassi, pesa il basso consumo di frutta e verdura

Abbiamo appena trascorso alcuni giorni di festa, che la maggior parte di noi avrà sicuramente passato in famiglia e, giustamente, anche a tavola, dove senza dubbio abbiamo mangiato di più del solito.
Proprio per questo, però, voglio oggi approfittare di questo spazio per parlare di un dato che ho letto in questi giorni e che mi ha molto preoccupato, cioè che in Italia il 24,2% dei bambini e degli adolescenti è in forte sovrappeso o addirittura obeso. In particolare, nel Lazio, i giovani delle scuole medie risultano essere tra i più sedentari e con poca attitudine al consume di frutta e verdura.
I dati sulla nostra regione sono emersi dal progetto “Sano chi sa”, promosso dalla Regione Lazio con la Fondazione Pfizer, e mi sembrano piuttosto preoccupanti. Viene evidenziato come gli adolescenti laziali portano avanti comportamenti poco corretti come non fare colazione tutti i giorni quando c’è scuola (lo dichiara 1 studente su 5), assumere sistematicamente dolci (il 23,2% li mangia 2-4 volte a settimana), bere poca acqua (il 73,8% beve meno di due litri d’acqua al giorno, soglia considerata ottimale) e soprattutto mangiare poca frutta e verdura (solo una volta a settimana il 23,3% per quanto riguarda la frutta, il 29,9% per quanto riguarda la verdura). Ad aggravare ancora di più questo quadro, il fatto che la maggior parte degli studenti che hanno preso parte alla ricerca risulta troppo sedentario, nonostante un incremento della pratica sportiva (il 60,8% ha dichiarato di fare sport da 3 a 6 giorni a settimana, ma allo stesso tempo il 59,7% ha detto di trascorrere tra le 2 e le 4 ore al giorno seduto, con punte del 65,6% nei week-end).
Sono, come detto, dati allarmanti che devono spingerci a fare di più per la salute dei nostri ragazzi. Negli ultimi tempi questi argomenti vengono trattati sempre più spesso da tante realtà e istituzioni che ogni giorno si spendono per fare sensibilizzazione e migliorare la nostra qualità della vita, come ad esempio l’ospedale Bambino Gesù, ma evidentemente ancora molto bisogna fare e il primo cambiamento deve avvenire proprio all’interno delle nostre case. A cominciare dal cibo, perché se è vero che questi giorni abbiamo esagerato, ora è importante riprendere il controllo della nostra alimentazione, portare avanti una dieta bilanciata e favorire il consumo di frutta e verdura, scegliendo quelle di qualità e dalla provenienza sicura. Dobbiamo farlo per noi, ma soprattutto per i nostri figli.