Giornata contro lo Spreco, l’impegno dei Mercati raccontato anche alla FAO

Published by Fabio Massimo Pallottini on

Martedì 5 febbraio verrà celebrata la VI Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco, un tema che, come sapete leggendo questo blog, mi sta molto a cuore.

I Mercati, in questi ultimi anni, stanno facendo uno sforzo importante, pensate che solamente nel 2018 il CAR ha recuperato oltre 1090 tonnellate di frutta e verdura fresca poi ridistribuite alle onlus della Capitale e della Regione Lazio accreditate al progetto “Il Cibo che serve” ideato dalle ACLI di Roma e Provincia, per un valore di mercato di 2.180.000,00 € (ipotesi prezzo medio al dettaglio di 2 euro/Kg). Un impegno contro lo spreco, quello del CAR, che è cresciuto del 50% rispetto al 2017 quando furono recuperate 600 tonnellate di cibo fresco.

La rete di Italmercati, invece, sempre nel 2018 ha recuperato 7.200 tonnellate di frutta, ortaggi e pesce fresco per poi ridistribuirlo ad oltre 160 onlus disseminate su tutto il territorio nazionale. Il valore di mercato (con la stessa ipotesi di prezzo) è stato di 14.400.000 € e rispetto al 2017 i Mercati della Rete hanno aumentato del 15% le tonnellate di prodotto fresco recuperato.

Per dare un’idea dell’impatto ambientale che questo recupero ha, possiamo dire che parliamo di circa 14.000 cassonetti di rifiuti evitati; 2.340 piscine olimpioniche di acqua non sprecate (acqua per produrre i prodotti recuperati); 63.000 viaggi in auto Roma-Milano inquinerebbero come la CO2 prodotta in fase di produzione dei prodotti recuperati; 6.840 campi di calcio sono relativi alla superficie del territorio che sarebbe necessaria per compensare gli impatti dei prodotti recuperati; 8.000.000 di CO2 non sprecati.

Sempre di questo tema dello spreco alimentare ho parlato anche lo scorso venerdì in un incontro che si è svolto alla FAO, dal titolo “Food loss and waste law throughout the value chain”. È stato un incontro molto interessante al quale hanno partecipato, oltre al sottoscritto, la team leader del Food Loss and Waste, Nutrition Division della Fao Rosa Rolle, la direttrice della partnership division della Fao Marcela Villarreal, il direttore generale delle politiche internazionali e dell’Unione Europea del MIPAAFT Felice Assenza, la coordinatrice accademica della LUISS School of Law Daniela Corona, Cinzia Coduti della Coldiretti, Monica Tola della Caritas, il direttore dell’area generi vari di Conad Massimiliano Rossi, e la rappresentante della onlus Equoevento Luisa della Pietra.

Si è parlato molto di come in Italia la legge Gadda abbia contribuito in maniera importante a ridurre gli sprechi alimentari, favorendo le donazioni, e per questo ho avuto il piacere di presentare alla platea il progetto di Italmercati “Frutta che frutta non spreca”, grazie al quale la frutta invenduta del CAR e raccolta dai volontari delle ACLI di Roma viene trasformata in marmellata e in conserve dai detenuti ospiti dell’Isola Solidale.

Ho sottolineato anche come i Centri Agroalimentari, anche attraverso queste iniziative, si configurano sempre più come luoghi vitali e partner di rilevanza del tessuto commerciale ed imprenditoriale, logistico e distributivo italiano. Grazie alla fattiva collaborazione di un terzo settore sempre più sistemico ed organizzato, diversificato secondo le Regioni di appartenenza, i Centri Agroalimentari si sono consolidati in questi anni anche quali luoghi di impegno nella profusione di buone pratiche e nell’esercizio della solidarietà. Certamente, un’azienda che è chiamata a compilare i budget non è un’impresa sociale, ma la natura della Responsabilità Sociale d’Impresa può aiutare concretamente l’azienda a combattere lo spreco alimentare. Questa è la chiave: dare vita a un nuovo modello di core business che, con intensità maggiore o minore, ha permesso di far arrivare a soggetti in condizioni di disagio una parte di quello di cui potrebbero aver bisogno. Sono molto contento del percorso realizzato fino a qui, e sono certo che grazie all’impegno che ci stiamo mettendo otterremo risultati ancora più importanti in futuro.

Categories: AgriCultura

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