Il primo freddo e il rientro dalle vacanze provocano rialzi nei prezzi dell’ortofrutta

Published by Fabio Massimo Pallottini on

Il rientro dalle vacanze natalizie ha portato con sé, purtroppo, anche un rialzo dei prezzi per quanto riguarda i prodotti ortofrutticoli, soprattutto le verdure.

In alcune città questi incrementi sono piuttosto considerevoli, come ad esempio a Torino, dove, ha sottolineato l’imprenditore Stefano Cavaglià a italifruit.net, “gli ultimi mesi del 2018 sono stati pesanti per i grossisti, e ultimamente le quotazioni degli ortaggi sono cresciute molto. Alcune performance, come quella delle zucche, arrivate a 80-90 centesimi il chilo quando solitamente si attestano sui 30 centesimi, sono sorprendenti; in netto rialzo anche le zucchine, con lo zucchino nero di media qualità che tocca i 90 centesimi, quasi il doppio del prezzo normale. Ed è rialzista anche il trend di insalate, carciofi e finocchi con questi ultimi a 1,30-1,40 euro il chilo”.

Anche per quanto riguarda Roma, come abbiamo rilevato al CAR, la notizia è vera, ma l’incremento non è stato così elevato. A causa dei consumi relativamente bassi abbiamo assistito ad un rialzo dei prezzi, ma contenuto. I prodotti interessati sono stati i finocchi (aumenti di +0,30 cent, attestandosi a 1,40 euro/kg), i cavolfiori, il prezzemolo (aumentato già nel periodo di dicembre per le festività), la zucchina romanesca (rispetto alla scorsa settimana +1 euro/kg attestandosi a 5,50 euro/kg) e la scura lunga (rispetto alla scorsa settimana +0,60 cent. attestandosi a 1,80 euro/kg).

Il freddo, poi, ha creato danni ai carciofi e alle cime di rapa, ma attualmente solo a livello estetico e non di produzione. Aumenti contenuti anche per le cicorie, ma di poco conto. Le lattughe, invece, non hanno risentito minimamente delle basse temperature ed i prezzi sono quasi invariati.

Il periodo che segue le festività natalizie è sempre stato caratterizzato da una riduzione dei consumi e della domanda. Gli aumenti di prezzo a causa delle basse temperature sono normali, essendo questa la prima ondata di vero freddo.

La situazione, quindi, non è critica, gli aumenti non sono così elevati e non c’è scarsità di prodotto a causa della mancata raccolta. Certo, ci saranno dei problemi di reperibilità e di raccolta del prodotto che inizieremo a vedere probabilmente nei prossimi giorni se continueranno ad esserci queste temperature.


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