FAO e NASA lanciano uno strumento che aiuterà gli agricoltori
Tenere traccia dell’uso del suolo e dei cambiamenti del paesaggio, e controllare il territorio diventerà più facile grazie a un nuovo strumento a libero accesso sviluppato dalla NASA (National Aeronautics and Space Administration) e dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), con il sostegno del team di Google Earth Engine e del programma SilvaCarbon del governo degli Stati Uniti.
Si tratta di Collect Earth Online (CEO), che amplifica la potenza dello strumento Open Foris Collect Earth della FAO, che negli ultimi anni ha consentito la raccolta di dati sull’uso del suolo, sulla deforestazione, ed altre importanti rilevazioni con l’aiuto di immagini satellitari. Il CEO diventerà una tecnologia centrale a supporto del rilevamento remoto globale. La nuova piattaforma, basata sul web, è gratuita, aperta a tutti, non richiede download o installazione e consente agli utenti di ispezionare sistematicamente qualsiasi posizione sulla Terra con i dati satellitari.
Lo strumento di nuova generazione rende più facile condurre sondaggi, raccogliere campioni e utilizzare tecniche di crowdsourcing.
Il Responsabile della politica e delle risorse della Divisione forestale della FAO Mette Wilkie ha infatti evidenziato come “questa innovazione consente la raccolta di dati aggiornati sul nostro ambiente e sui suoi cambiamenti in modo più efficiente e partecipativo, utilizzando gli esperti locali che conoscono il paesaggio e l’ecologia sottostante. Questo ci aiuta a ottenere e migliorare gli input pratici in un momento in cui le sfide ambientali assumono un’importanza urgente e senza precedenti”.
il Direttore del programma globale SERVIR della NASA, Dan Irwin ha invece sottolineato che “il CEO è una piattaforma di crowdsourcing basata su immagini satellitari che cambia il modo in cui raccogliamo i dati sulla Terra. Sfrutta quarant’anni di dati satellitari e può aiutare i paesi di tutto il mondo a mappare e monitorare meglio le loro foreste”.
La piattaforma CEO utilizza strumenti e tecnologie innovative per il monitoraggio delle foreste e dei terreni e consente di produrre rapidamente dati di riferimento per la valutazione del territorio. CEO sarà integrato in SEPAL (il Sistema per l’accesso ai dati di osservazione della terra, elaborazione e analisi per il monitoraggio del territorio), potente piattaforma della FAO basata su cloud, che a partire dall’inizio del 2019 renderà più semplice collegare i dati di riferimento direttamente alle catene di elaborazione per generare mappe precise e trasparenti, dati e statistiche.
SERVIR è un programma gestito congiuntamente dalla NASA e dall’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) che co-sviluppa servizi geo-spaziali all’avanguardia per contribuire a migliorare il processo decisionale ambientale tra nazioni in via di sviluppo in oltre 45 paesi, con centri regionali in Kenya, Niger, Nepal, Tailandia – dove è stato fatto gran parte del lavoro iniziale del CEO – e presto un nuovo centro in Sud America. Il programma SilvaCarbon del governo degli Stati Uniti ha anche fornito supporto finanziario e competenza tecnica nello sviluppo del CEO e sta attualmente sviluppando materiali di formazione.
Il CEO, che fornisce accesso a immagini satellitari ad alta risoluzione da più fonti, nonché immagini storiche e mosaici della rete Landsat della NASA e del sistema Sentinel dell’Unione europea, può essere utilizzato da chiunque come un’applicazione autonoma.
Sarà integrato in SEPAL (Sistema per l’accesso ai dati di osservazione della terra, elaborazione e analisi per il monitoraggio del territorio), potente piattaforma basata su cloud della FAO, all’inizio del 2019, rendendo più semplice collegare i dati di riferimento direttamente alle catene di elaborazione per la creazione di mappe. Nel 2019, il CEO integrerà anche TimeSync, uno strumento di visualizzazione di serie temporali creato dalla Oregon State University e dal servizio Forestale statunitense.
Il monitoraggio delle foreste del mondo è diventato un compito sempre più impegnativo e gratificante, poiché la loro importanza per il legname e il combustibile è ora arricchita dalla consapevolezza del loro ruolo nel deposito del carbonio, nel controllo dei parassiti e nell’agricoltura. L’unità di controllo delle locuste della FAO, ad esempio, ha utilizzato gli strumenti di Open Foris per migliorare le previsioni e controllare le epidemie.
Sia la FAO che la NASA si aspettano ulteriori utilizzi innovativi, ad esempio nella gestione delle catastrofi e nel monitoraggio dei ghiacciai, poiché più persone useranno lo strumento. La sua natura open source e basata su cloud non solo amplia l’accesso ma è un tampone contro la perdita di dati, fattore importante quando le risorse digitali e di calcolo sono limitate. Ciò apre prospettive promettenti per iniziative che vanno dal tentativo di proteggere l’habitat naturale della fauna selvatica a progetti più ampi per misurare i legami tra la biomassa e la povertà.