Nasce progetto “Frutta che frutta non spreca”, primo laboratorio di trasformazione delle eccedenze ortofrutticole per fini solidali

Published by Fabio Massimo Pallottini on

Ieri a Roma abbiamo presentato il progetto “Frutta che frutta non spreca”, promosso da Italmercati e finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo.

Ne vado particolarmente fiero, perché rappresenta un’iniziativa di solidarietà che va ad integrare quanto già viene fatto stabilmente nella gran parte dei mercati all’ingrosso italiani, dove vengono recuperati e rimessi in circolazione i prodotti invenduti destinandoli ai bisognosi. Questo partendo dall’idea che l’ortofrutta, che è un alimento importante, sia accessibile anche alle persone in difficoltà.
La rete di Italmercati (10 mercati all’ingrosso in tutta Italia) raccoglie ogni anno 6.000 tonnellate di cibo ancora buono da mangiare, ma non più buono da vendere, e lo ridistribuisce nei circuiti solidali. Al Centro Agroalimentare di Roma, in particolare, ne vengono recuperate circa 1000 tonnellate ogni anno.

Obiettivo generale di “Frutta che frutta non spreca” è la sperimentazione della trasformazione delle eccedenze ortofrutticole degli operatori dei mercati agroalimentari aderenti a Italmercati attraverso la realizzazione, all’interno del Centro Agroalimentare di Roma, di un laboratorio di trasformazione e confezionamento, supervisionato e coordinato da Last Minute Market, e gestito da un’organizzazione no profit del terzo settore come l’Isola Solidale, una struttura che – grazie alle leggi 266/91, 460/97 e 328/2000 – ospita persone che hanno commesso reati per i quali sono state condannate, che si trovano agli arresti domiciliari, in permesso premio o che, giunte a fine pena, si ritrovano prive di riferimenti familiari e in stato di difficoltà economica. In questo modo, il progetto dà anche la possibilità a due di queste persone di professionalizzarsi e cercare una nuova strada una volta terminata di scontare la propria pena.

Gli altri partner del progetto sono le ACLI di Roma e Provincia (che già ci sostengono nel percorso di recupero del cibo invenduto), il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna e Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica). La sperimentazione pilota è stata sviluppata presso il CAR, ma il modello potrà successivamente essere esteso ad altre sedi.

Alla presentazione sono intervenuti Felice Assenza, Direttore generale delle politiche internazionali e dell’Unione europea del MIPAAFT e presidente del tavolo nazionale per la lotta agli sprechi e all’assistenza alimentare, Matteo Guidi, amministratore delegato di Last Minute Market impresa sociale, Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma e provincia, Alessandro Pinna, presidente dell’associazione Isola Solidale. Ha coordinato Andrea Segrè, presidente del Centro Agroalimentare Di Bologna e presidente di Last Minute Market impresa sociale.

 

Categories: AgriCultura

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