IL PRANZO DELLA DOMENICA: Tra i benefici della cucina, anche quello di combattere ansia e depressione

Published by Fabio Massimo Pallottini on

Poiché questo spazio della domenica è nato proprio per esaltare le tradizioni culinarie e approfondire le tematiche dell’alimentazione, trovo particolarmente indicato parlare oggi dei risultati di una ricerca pubblicata sul British Journal of Occupational Therapy, secondo la quale cucinare aiuta a combattere ansia e depressione, perché allontana i pensieri negativi, accresce l’autostima e diminuisce lo stress.

Lo studio è stato condotto su 12 pazienti di alcuni centri di salute mentale, nei quali si è riscontrato un aumento della concentrazione e della soddisfazione al termine di alcune lezioni di cucina alle quali sono stati fatti partecipare. Ma non solo, anche il centro di cura per adolescenti Newport Academy di Bethlehem, nel Connecticut ha scelto di usare la cucina come mezzo di riabilitazione contro dipendenze e disordini mentali. A gestire i corsi è Patricia D’Alessio, il capo chef della clinica, che ha evidenziato come “concentrarsi sui tempi di preparazione e cottura li aiuta ad allontanare le emozioni negative, perché il pensiero è impegnato su qualcosa di preciso”.

Proprio questo sarebbe, secondo gli esperti, il segreto della cucina come terapia, il suo essere cioè un’attività pratica con azioni predefinite che mirano a un obiettivo da raggiungere, in modo da contrastare l’inattività e la tendenza a procrastinare. Addirittura, secondo i responsabili della Newport Academy, l’attività in cucina farebbe dimenticare ai ragazzi di essere in terapia, poiché li coinvolge a tal punto da divertirli e rilassarli. In più, in questo modo, si preparano e quindi si consumano cibi sani, favorendo una corretta alimentazione che a sua volta può contribuire a superare i problemi, in particolare, sostengono i terapeuti, quelli mentali, che spesso sono responsabili anche di aumenti di peso incontrollati. E addirittura, in questo senso, può diventare una terapia anche lo stesso mangiare insieme, perché aiuta i pazienti a riacquistare fiducia in sé stessi.


Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: