Gli effetti positivi dell’estate instabile: ci sarà grande abbondanza di funghi
Come riportato da Coldiretti, sulla base dei dati Isac-Cnr, l’estate meteorologicamente instabile che abbiamo appena trascorso non ha causato soltanto danni al settore agroalimentare. Infatti, sebbene questi ammontino a circa mezzo miliardo di euro per quanto riguarda le coltivazioni agricole, le frequenti precipitazioni di agosto, superiori alla media di oltre il 90%, hanno permesso la crescita di un numero altissimo di funghi, per i quali la raccolta partirà con grande anticipo e, presumibilmente, con risultati ottimi.
La crescita dei funghi, infatti, come riporta sempre Coldiretti, per essere rigogliosa richiede come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali, una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all’interno del bosco. Tutte condizioni che questa estate ha reso possibili e che quindi ricompenseranno gli amanti dei funghi della poverissima stagione 2017, segnata dalla siccità. Chi è quindi amante dei porcini, ma anche dei chiodini, dei finferli, delle mazze di tamburo, e così via, può prepararsi a una stagione molto ricca. D’altronde i funghi sono uno degli alimenti più apprezzati nel nostro paese e sono anche piuttosto completi dal punto di vista nutrizionale, essendo una fonte di carboidrati, proteine (come la lisina e il triptofano), sali minerali (calcio, ferro, manganese, selenio), vitamine, folati e sostanze antiossidanti. Non è un caso che tradizionalmente vengano considerati “la carne dei poveri”.
Inoltre, un altro aspetto sottolineato da Coldiretti, è la ricaduta che questa abbondanza di funghi genera anche sul settore del turismo. Molti appassionati, infatti, approfittano del più tranquillo mese di settembre per vivere qualche giorno di relax in agriturismo, in montagna o in campagna. Quest’anno si stima in questo ambito un ulteriore aumento, determinato proprio dagli appassionati della ricerca dei funghi. In questo caso, l’avvertenza è sempre quella di prestare grande attenzione, non fidarsi di ciò che si pensa di sapere ma di rivolgersi sempre a ai Comuni o alle Unioni micologiche, per evitare di ingerire funghi velenosi, che spesso sono purtroppo letali. Nel caso non siate ancora sicuri, o non siete amanti della ricerca, affidatevi come sempre ai mercati, che grazie alla loro filiera controllata rappresentano una garanzia di qualità.
Al momento, all’interno del Centro Agroalimentare di Roma i funghi non sono ancora molti e i migliori sono quelli provenienti dalla Svezia, ma sono disponibili anche quelli provenienti da Romania, Montenegro e Serbia. Cominciano però ad affacciarsi anche quelli della Calabria, che sono di ottima qualità, e ci prepariamo ad accogliere tutti quelli nostrani, che ci auguriamo e crediamo arriveranno in grande abbondanza.