IL PRANZO DELLA DOMENICA: Il Trentino-Alto Adige, mele, vino e molto altro
Dal Sud Italia e dal mare della Sicilia ci spostiamo questa settimana in Trentino- Alto Adige, per scoprire le tradizioni agroalimentari di questa splendida regione.
La cucina trentina ha un legame molto stretto con la natura e con i suoi prodotti, e soprattutto nella parte più a nord deve molto anche alla vicina tradizione culinaria tedesca. Ad esempio, molto apprezzati nella regione sono i crauti, vale a dire i cavoli cappucci sottoposti a fermentazione naturale per un periodo di circa un mese. Un piatto dal sapore forte e deciso, che non sarà magari apprezzato da tutti, ma che è ricco di sali minerali e vitamine, nonché ottimo per rinforzare la flora intestinale. Un altro piatto molto amato è la polenta, che forse nel nostro immaginario la associamo prima ad altre regioni piuttosto che al Trentino, ma che qui si arricchisce di moltissime varianti. In Val di Non, ad esempio, viene realizzata con farina gialla di mais e grano saraceno, mentre nella parte più a sud della regione, verso il Lago di Garda, con farina bianca di frumento e patate. Proprio le patate, d’altronde, sono uno dei prodotti di punta del Trentino-Alto Adige, dove vengono coltivate fino 1500m sul livello del mare. Una ricerca ha inoltre dimostrato che le patate di montagna, fatte crescere oltre i 400m di altitudine, sono anche più salutari, con una maggiore quantità di vitamina C e una minore concentrazione di glucosio.
Capitolo a parte merita, sempre per quanto riguarda il Trentino Alto-Adige, la frutta. Probabilmente, se pensiamo a questa, la prima cosa che ci viene in mente sono le mele, anche perché chi ha avuto la fortuna di visitare la regione in estate o in autunno non ha certo potuto non notare le infinite e meravigliose distese di meleti che arricchiscono il paesaggio. In ogni caso, basta un dato per spiegare l’importanza di questo frutto nella regione: in Trentino viene prodotto più del 50% di tutte le male dell’Unione Europea. In particolare, la zona più famosa per la loro coltivazione è la Val di Non, dove viene prodotta anche la qualità forse più celebre, la Golden Delicious (che ha ottenuto anche il marchio D.O.P.). Proprio in questa Valle e in quella del Sole viene coltivato il 70% della produzione mondiale di questa varietà di mela, che è la più consumata in Italia e che deve la sua fama e la sua bontà proprio al clima di montagna. Nonostante questa importantissima presenza della coltivazione delle mele, il Trentino è comunque rinomato anche per altri tipi di frutta: kiwi, ciliegie, prugne, fragole, lamponi, ma anche noci, castagne e altri piccoli frutti.
Infine, impossibile non parlare anche dei tanti vini che vengono prodotti in questa regione, poiché anche la vite, come i meleti, è parte integrante del paesaggio. Non soltanto, quindi, i tipici Trentodoc, che ha dato i natali al metodo classico italiano, e Vino Santo Trentino DOC, ricavato dal vitigno autoctono Nosiola, ma anche il Müller Thurgau, che qui ha il suo habitat ideale nella Val di Cembra, lo Chardonnay, il cui vitigno è stato introdotto in Trentino alla fine del XIX secolo, il Merlot, che ha trovato un ambiente favorevole nelle zone collinari trentine, e il Pinot bianco, grigio e nero.