IL PRANZO DELLA DOMENICA: Scopriamo la ricchezza della cucina siciliana
Durante il periodo estivo ho scelto di presentarvi, attraverso questo contenitore de “Il pranzo della domenica”, le eccellenze agroalimentari delle principali regioni italiane di villeggiatura, così da fornire, magari, anche un servizio utile a chi trascorrerà le proprie ferie all’interno del nostro Paese.
Iniziamo questo “tour gastronomico” dal sud della nostra penisola per poi risalire domenica dopo domenica, e quindi per questo nostro primo appuntamento mi occuperò della Sicilia, regione dalla grandissima tradizione culinaria con piatti che fanno abbondante uso di pesce, come logico che sia, ma anche di verdura.
Pensiamo ad esempio, a uno dei piatti che associamo subito alla Sicilia: la caponata. Si tratta di una ricetta di origine antica, nata, vuole la tradizione, come “imitazione” di una pietanza in voga fra l’aristocrazia che prevedeva l’utilizzo di un pesce dalla carne pregiata chiamato in Sicilia proprio “capone”. Poiché le famiglie più umili non avevano modo di procurarsi questo pesce, lo sostituirono con le melanzane. Ogni provincia, oggi, porta avanti la propria ricetta della caponata, che può differire in alcuni particolari ma che non può, invece, in alcun modo prescindere dalle melanzane.
Questo ortaggio, che tra l’altro è tipicamente estivo, rappresenta forse l’alimento principe della cucina siciliana, e infatti lo ritroviamo in moltissime ricette tipiche, spesso accompagnata dal pomodoro, come la pasta “alla norma” (melanzane fritte, pomodoro fresco, basilico e ricotta salata) o la “parmigiana” (così chiamata perché la diposizione degli strati di melanzana ricorda le persiane delle finestre, chiamate appunto, in siciliano, “parmiciane”). Certo, in tutte queste ricette le melanzane sono presentate fritte, non il massimo per chi cerca una dieta ipocalorica, anche perché con la loro consistenza spugnosa sono molto efficaci nell’assorbire i condimenti. C’è anche da dire, però, che la melanzana è un alimento di per sé poco calorico, composto al 90% di acqua, povero di carboidrati e grassi, e ricco di fibre e vitamine.
La Sicilia, però, a causa della sua posizione nel Mediterraneo e del suo clima, è anche una terra famosa per i suoi odori, le sue spezie e i suoi frutti. Guy de Maupassant, scrittore e poeta francese dell’Ottocento, scrisse infatti: «La Sicilia è il paese delle arance, del suolo fiorito la cui aria, in primavera, è tutto un profumo». Proprio le arance sono fra i frutti più rinomati di questa terra, in modo particolare le arance rosse (prodotto IGP della zona di Catania, Enna e Siracusa), chiamate così per il caratteristico colore della buccia e della polpa. Sono un prodotto particolarmente buono per la salute poiché ricche di vitamina C, antiossidanti, pectina (fibra in grado di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue), e potassio. Sono davvero tanti, però, i tipi di frutta che vengono coltivati sull’isola e durante tutto l’anno. Questa ampia disponibilità ha dato vita a un particolare tipo di dolce al cucchiaio, ormai diffuso in tutta Italia ma molto legato alla sua origine siciliana: la granita. Ottima per essere consumata d’estate, è realizzata con un composto di acqua, frutta e zucchero che, per rispettare veramente la tradizione, deve essere ghiacciato per ottenere una consistenza a metà fra il sorbetto e il gelato. Al limone, alle fragole, al mandarino, alla pesca, ma anche all’ananas, al fico d’india e al gelso: sono tantissimi i modi in cui è possibile gustarla, uno più buono dell’altro. Se volete, anche accompagnandola con una brioche dolce o, addirittura, con del pane.
Infine, impossibile non citare anche la frutta secca della Sicilia, come ad esempio le mandorle, ma soprattutto il pistacchio. Tipico di Bronte (paese alle pendici dell’Etna), viene utilizzato per guarnire numerosi piatti, per realizzare ottimi dolci e gelati, ma soprattutto è esportato in tutto il mondo e fra le principali risorse economiche della zona, tanto da essere soprannominato “Oro Verde”.
Insomma, chi questa estate si recerà in vacanza in Sicilia non soltanto godrà di paesaggi mozzafiato, città incantevoli e un mare con pochi rivali al mondo, ma potrà anche beneficiare di una cucina fra le più buone e ricche del nostro Paese.