Entro il 2020 il valore della produzione bio raggiungerà i 7 miliardi di valore
Sta prendendo sempre più piede in Italia l’agricoltura biologica, vale a dire, per chi non lo sapesse, quel tipo di agricoltura che non prevede (o limita al minimo) l’utilizzo di sostanze chimiche, ma che predilige invece la naturale fertilità del suolo.
Secondo l’Ufficio Studi della Confederazione Italiana Agricoltori, entro il 2020 il settore dell’agricoltura biologica arriverà a fatturare fino a 7 miliardi di euro, superando quindi l’incremento del 30% prefissato nel 2016 dal Piano Strategico nazionale per lo sviluppo del settore. Per dare un’idea dell’espansione di questo settore, nel 2014 eravamo a quota 3,5 miliardi di fatturato, mentre nel 2017 è stata già raggiunta quota 5 miliardi.
Il settore del biologico è poi protagonista anche nella grande distribuzione, dove il comparto è arrivato oltre 1 miliardo e mezzo di vendite. Nei supermercati viene acquistato il 48% dell’agroalimentare bio, negli ipermercati il 35%. Gli operatori certificati bio, a gennaio 2017, risultavano essere 72.154 gli operatori certificati bio, mentre dal 2012 il terreno destinato a questo tipo di agricoltura è aumentato del 53% (1.800 gli ettari nel 2016, obiettivo 2.100 entro il 2020), facendo dell’Italia uno dei Paesi in cui l’agricoltura biologica pesa di più sull’intero settore.
Risulta, insomma, che ci sono prodotti bio nella spesa dell’88% delle famiglie italiane, una percentuale altissima per un settore che sta, come abbiamo visto, ottenendo risultati sempre più importanti. Ovviamente questa non può che essere una notizia positiva, che rispecchia anche un ritorno degli italiani verso i prodotti più naturali e più freschi. Quelli, insomma, che fanno meglio al nostro corpo.