IL PRANZO DELLA DOMENICA: La legalità passa per la lotta alla contraffazione

Published by Fabio Massimo Pallottini on

Un interessante articolo de Il Sole 24 Ore uscito in settimana riporta come sia ai nastri di partenza un progetto rivolto alle scuole che avrà come onorevole obiettivo quello di sensibilizzare i giovani a non lasciarsi avvincere dall’acquisto di oggetti contraffatti.

L’idea nasce da un’alleanza fra il Governo, le imprese e le Forze dell’Ordine, e intende mettere a sistema i diversi progetti su questo tema che già venivano fatti in maniera diversa da città a città, condividendo un calendario di attività comune a tutte le scuole.

Mi sembra un progetto certamente molto interessante e lodevole, poiché i crimini legati al mondo della contraffazione sono in costante aumento, e l’arma principale che abbiamo per arginare è proprio l’educazione delle giovani generazioni, alle quali è necessario far capire perché acquistare prodotti contraffatti è sbagliato e quali sono le conseguenze di questa azione, soltanto apparentemente di poco di poco conto.

Mi vorrei soffermare però, su un aspetto della contraffazione a volte meno percepito, cioè quello dell’agropirateria. Acquistare ed indossare un paio di scarpe “taroccate” è non meno nocivo rispetto al consumare un cibo della cui provenienza non si è certi. Se ai nostri figli vogliamo far mangiare un panino al prosciutto, che neanche ha il sapore del prosciutto ma forse solo l’odore, allora è di gran lunga preferibile far mangiare loro un pomodoro nostrano, con una provenienza e una filiera certa e verificabile. Mi auguro che nel nuovo progetto sia stato tenuto conto anche di questo aspetto, e anzi invito il Governo a farlo nel caso contrario. Non possiamo lasciare che il nostro mercato sia invaso da prodotti di pessima qualità e addirittura nocivi per la salute, e per evitare questo c’è bisogno oggi della collaborazione di tutti quanti, ma anche della sensibilizzazione degli acquirenti di domani.


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