Una nuova spinta alla concentrazione. C’è un impatto per tutti noi

Published by Fabio Massimo Pallottini on

Stamattina leggendo l’articolo de La Repubblica “Maionese e saponi insieme: Kraft punta al colpo grosso, 143 miliardi per Unilever” mi chiedevo quanto questa scelta faccia parte di una strategia di attacco o di difesa. La mia impressione è che la seconda prevalga sulla prima.

I colossi dell’agroalimentare (il cui fatturato aggregato dei primi 10 supera i 350 miliardi di dollari! Ossia la metà del PIL dell’Olanda), appaiono un po’ spiazzati dalle nuove tendenze dei consumatori e cercano di lavorare sui costi, efficientando, e di puntare su nuovi segmenti di mercato (biologico, salutismo, ecc.).

Ora, io non mi sento un nemico del sistema industriale prodotto dal capitalismo, ma certo quando parliamo di cibo penso che altri siano i modelli di consumo che dovremmo privilegiare.

Meno prodotto industriale e più prodotto artigianale, un consumo più orientato ai prodotti freschi e meno a quelli lavorati e anche un po’ più di attenzione a dove acquistiamo: va ripresa una iniziativa per il rilancio del piccolo commercio. Ne va del futuro della nostra società, ma questa è un’altra storia e la riprenderemo.

Categories: AgriCultura

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