IL PRANZO DELLA DOMENICA: Gli antiossidanti della frutta difendono la salute del cuore
“Mangiare la frutta fa bene”. Quante volte avete e abbiamo sentito ripetere questa frase? Tantissime, senza dubbio, e semplicemente perché è tutto sommato vera. Ma in che modo la frutta “fa bene”? Già rispondere a questa domanda può essere più difficile, perché tanti sono i suoi benefici. Per citare quelli più comuni, sappiamo che la frutta, composta da un’alta percentuale di acqua, aiuta a reidratarsi; sappiamo che contiene sali minerali (come il magnesio e il potassio) e carboidrati (sotto forma di zuccheri semplici come il glucosio e il fruttosio) che danno energia senza appesantire il corpo; sappiamo è ricca di vitamine, in particolare la C e la A, sostanze essenziali per l’organismo perché agiscono come antiossidanti, rallentando i processi di invecchiamento delle nostre cellule.
Ma ancora non conosciamo a fondo tutte le proprietà benefiche della frutta e spesso ne vengono scoperte delle nuove. Ad esempio, una revisione di studi pubblicata sulla rivista Critical Reviews in Food Science and Nutrition. Condotta da scienziati britannici della Northumbria University sostiene che gli antiossidanti della frutta – in particolare le antocianine di cui sono ricchissime amarene, visciole e marasche – rappresentano uno scudo per la salute del cuore: le antocianine ridurrebbero sensibilmente il rischio cardiovascolare, in particolare il rischio di morte per eventi come infarto e ictus.
La revisione ha analizzato dati per un totale di oltre 600 mila individui coinvolti in 19 studi. In tutti gli studi si è stimato il consumo di antocianine dei rispettivi campioni di individui sulla base della dieta da loro riportata. È emerso che in media coloro che consumano elevate quantità di antocianine hanno un rischio di problemi circolatori (in particolare delle arterie che ossigenano il cuore, le coronarie) ridotto del 9% rispetto a coloro che assumono minime quantità di antocianine attraverso la dieta. Il rischio di morire per eventi come l’infarto si riduce dell’8%. Lo studio conferma quindi l’importanza di una dieta ricca di frutta e verdura per combattere i fattori di rischio cardiovascolare, ad esempio il colesterolo alto.